Perché partecipare
Nella società contemporanea, in cui la tecnologia dipende in misura fondamentale dall'informatica e i computer sono dovunque, avere familiarità con i concetti di base dell'informatica è un elemento indispensabile del processo di formazione delle persone.
Come in passato, per preparare gli studenti alla società industriale, non sono state date loro competenze operative sui macchinari, anche oggi non è tanto importante l’uso dei dispositivi digitali, quanto conoscere principi e metodi della scienza che ne è alla base.
Per preparare i cittadini alla società digitale, oggi è quindi necessario inserire nella scuola un'ulteriore materia scientifica: l'informatica, la disciplina che spiega e rende possibile il mondo digitale.
La comprensione dei concetti di base dell'informatica è indispensabile affinché uno studente di adesso venga adeguatamente preparato a qualunque lavoro vorrà fare da grande. Esattamente com'è accaduto nel recente passato per la matematica, la fisica, la biologia e la chimica, che sono state inserite come materie obbligatorie nella scuola secondaria, con un'introduzione ad esse già dalla primaria, per preparare adeguatamente i cittadini alla moderna società industriale.
Lo scopo non era quello di far diventare tutti gli studenti dei matematici, fisici, biologi o chimici. La società aveva riconosciuto la necessità che ogni cittadino conoscesse i concetti di base di queste scienze: non c'è tecnologia né una vera economia senza la matematica, non c'è ingegneria senza fisica e chimica, non c'è medicina senza biologia.
L'informatica, che ha reso possibile la creazione del nuovo mondo digitale, è stata il principale acceleratore, e spesso uno strumento indispensabile, della ricerca e dello sviluppo di tutte le altre scienze.
Il rilevante contributo culturale apportato dall'Informatica alla società contemporanea è definito in modo sintetico dall'espressione “pensiero computazionale ”, introdotta dalla scienziata informatica Jeannette Wing nel 2006.
In tutte le professioni si ha modo di sfruttare i benefici del “pensiero computazionale”: avvocati, insegnanti, dirigenti di azienda, psicologi, architetti, medici, funzionari di amministrazioni - solo per citare alcune professioni - ogni giorno devono affrontare problemi complessi; ipotizzare soluzioni che prevedono più fasi e la collaborazione con altri colleghi o collaboratori; formulare una descrizione chiara di cosa fare e quando farlo.