Obiettivo raggiunto per il secondo anno di attività di Programma il Futuro con il coinvolgimento di oltre un milione di studenti, 4.448 scuole, 54.010 classi, 13.998 docenti e mediamente 8.5 ore di codice svolte da ogni studente. L’iniziativa ha anche promosso il concorso Nazionale Codi-Amo proclamando  34 vincitori e attribuendo 246 menzioni d'onore, 62 menzioni di merito alle scuole e 77 menzioni di merito ai docenti.

Per gli studenti l’informatica può essere una disciplina più amata di latino e matematica per sviluppare le capacità cognitive razionali. E la ministra Giannini ha dichiarato: "Il coding è una nuova lingua, una lingua computazionale, e impararla è un modo straordinario per entrare nel mondo con il piede giusto. La scuola deve essere protagonista nella diffusione di queste nuove esperienze”.

Sono tanti i summer camp e i corsi su materie scientifiche dedicati alle studentesse che vanno alla ricerca di un lavoro sicuro e di un futuro tecnologico. Un fenomeno che dal mondo anglosassone sta diffondendosi velocemente in tutta Europa. Anche in Italia si moltiplicano le iniziative dedicate alle ragazze su queste materie, come dimostra l’iniziativa il "mese delle Stem", promossa nel marzo scorso dal Ministero dell'Istruzione in collaborazione con il Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio.

Saper programmare è una competenza sempre più richiesta. Secondo le stime più recenti nei prossimi 10 anni ci saranno circa un milione e mezzo di posti di lavoro nel settore informatico e appena 400mila persone qualificate.

L'amministrazione Obama ha disposto finanziamenti per altri 150 milioni di dollari per promuovere modelli di formazione nel settore tecnologico; serviranno per mantenere e generare nuovi posti di lavoro nelle economie locali.

La Commissione Europea sta promuovendo varie iniziative volte ad aumentare la formazione di competenze digitali per la forza lavoro e per i consumatori. In proposito, il 10 giugno 2016 la Commissione ha pubblicato una nuova agenda di competenze per l’Europa.

“42” è la scuola francese che insegna a programmare con un approccio sicuramente innovativo e rivoluzionario: non ci sono insegnanti e lezioni pianificate, né tantomeno tasse universitarie. La scuola ha deciso di aprire anche un campus nella Silicon Valley, a Freemont, e inizierà con una prima classe a novembre. Possono accedere persone con età compresa tra i 18 e i 30 anni.

Per sviluppare l’educazione alla programmazione, Osmo ha adottato una metodologia che integra oggetti fisici e app, ovvero blocchi colorati e iPad Il nuovo prodotto si chiama Osmo Coding ed è adatto ai bambini di età compresa tra i 5 e i 12 anni. Tra fragole e fiori, secondo le indicazioni dei piccoli programmatori, il protagonista sullo schermo sarà una rana, Awbie, che eseguirà la sequenza di azioni decisa dagli utenti.

Marty è un robot perfetto per aiutare i bambini a conoscere la programmazione, l’elettronica, la progettazione meccanica, la stampa 3D e la robotica.

Al Forum PA è stato presentato il progetto avviato da TIM e dall’Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola (ANP) finalizzato alla diffusione di metodologie didattiche e tecnologie abilitanti innovative. Il progetto consente di arricchire la piattaforma Scuolabook Network con nuovi contenuti attraverso l’integrazione del metodo didattico “Service Design Thinking” sviluppato da ANP. L’utilizzo dell’innovativa piattaforma didattica sarà reso disponibile in prova gratuita  per i docenti di qualsiasi scuola che ne faranno richiesta.

Intel Italia, nell’ambito del protocollo d’Intesa siglato con il MIUR, ha organizzato a Roma una grande giornata di formazione sulle competenze del XXI secolo dedicata a insegnanti, dirigenti scolastici, animatori digitali e tutto il mondo scuola, coinvolgendo circa 400 partecipanti da 8 regioni.

CA Technologies ha coinvolto quest'anno 140 studenti di tre istituti superiori milanesi nel progetto europeo promosso in Italia da Sodalitas per sensibilizzare i giovani sul valore degli studi tecnico-scientifici e per superare gli stereotipi di genere.

HPE rivolgendosi agli studenti e agli insegnanti che desiderano approfondire le tematiche della programmazione ha attivato ormai da due anni i centri CoderDojo a Milano, Roma e Bari, club free e open dove i giovani dagli 8 ai 14 anni imparano, con il supporto di un gruppo di volontari, a programmare, usare le tecnologie digitali in modo consapevole, a presentare e condividere i propri lavori, a collaborare con gli altri.