Si è conclusa da pochi giorni la quarta edizione della "European Code Week" con tanti eventi organizzati in ogni parte d'Europa per dare ai ragazzi l’opportunità di avvicinarsi al mondo della programmazione.
Prepariamoci a partecipare ancora più numerosi all'evento internazionale dell'Ora del Codice che ci sarà dal 5 all'11 dicembre in più di 180 nazioni. Seguici su Programma il Futuro per scoprire i nostri eventi.

Si ricorda il concorso Bebras per avvicinare bambini e ragazzi all’informatica in modo divertente, da lunedì 7 a venerdì 15 novembre.
La partecipazione è gratuita e richiede la registrazione entro il 1 novembre 2016.

Per la formazione al Pensiero Computazionale nella scuola secondaria di secondo grado, Programma il Futuro suggerisce di seguire il corso Princìpi dell'Informatica, organizzato su sei unità di studio, di cui l'ultima dedicata ad attività progettuale di preparazione all'esame finale. Realizzato da Code.org, negli Stati Uniti il corso è riconosciuto come valido per il cosiddetto "Advanced Placement", cioè per conseguire crediti formativi che vengono riconosciuti allo studente all'inizio della sua carriera universitaria.

Un "braccialetto dell'amicizia" in grado di mandare messaggi segreti e trovare gli amici nelle vicinanze e allo stesso tempo insegnare alle ragazzine i primi rudimenti della programmazione. A realizzarlo due programmatrici, Sara Chipps e Brooke Moreland.

Torna TIM4CODING con quattro nuovi eventi, presso le sedi TIM#Wcap, per promuovere il pensiero computazionale. Queste le tappe: a Milano il 18/10, a Bologna il 20/10, a Catania il 5/12 e a Roma il 6/12. Le attività di TIM4CODING sono realizzate a supporto di “Programma il Futuro”, il progetto MIUR-CINI di cui TIM è Partner Mecenate Fondatore.

La “V School” di Provo, in Libano, in partenariato con l'Università Al-Makassed di Beirut, offre corsi di coding per i rifugiati siriani. La scuola ha iniziato dal 2013 corsi per i rifugiati su materie tecnologiche. Mo Reeder, co-fondatore della scuola, ha dichiarato che «il coding è il linguaggio del futuro e imparandolo i rifugiati sono in grado di trovare un lavoro molto rapidamente».

Fervono le azioni e le discussioni in Canada per l’introduzione del coding nella scuola, come regolare materia del programma di studi. Nella Columbia Britannica è stato introdotto opzionalmente a partire da quest’anno, ed obbligatoriamente a partire dal 2018-19 (http://vancouversun.com/news/local-news/computing-the-value-of-coding-ahead-of-its-introduction-to-b-c-curriculum). Nella Nuova Scozia invece è già obbligatorio a partire da quest’anno (http://thechronicleherald.ca/opinion/1395541-coding-for-kids-initiative-needs-better-data).

La "migliore startup dell'anno" ha avviato un programma speciale chiamato "Coltivare codificatori" (Cultivating Coders), un percorso di sviluppo web che interessa le aree del Paese più rurali e tribali, tipicamente poco coinvolte in programmi di innovazione. In accordo anche con la Divisione di Riabilitazione Lavorativa dello Stato, il programma intende anche aiutare individui con disabilità ad ottenere un impiego.

Dal 2012, anno di nascita delle prime scuole di coding o “bootcamps” negli Stati Uniti, ad oggi, il numero delle scuole di coding registra una rapida e continua crescita. Dopo 4 anni si contano circa 90 scuole e una stima di crescita del numero degli studenti del 74%. Tale aumento, in gran parte attribuito all'enorme diffusione della tecnologia digitale, influenza inevitabilmente anche l'economia e l'industria del Paese.